TRASFIGURAZIONI DELL'IMMAGINARIO

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Dal 20/02/2012Al 11/03/2012

TRASFIGURAZIONI DELL'IMMAGINARIO

Il tempo dilatato oltre i confini del presente.   Un sottile equilibrio tra il fantastico e il vero, tra il mitico ed il contemporaneo.
Nella suggestiva cornice della Sala d’Onore del Palazzo della Provincia di  Arezzo sono in mostra 50 opere di pittura e scultura dove la tradizione e la sperimentazione diventano poli di un’unica rappresentazione.

DAL 25 FEBBRAIO AL 11 MARZO  2012

Sala d’Onore
Palazzo della Provincia
AREZZO 

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“Canto le forme dei corpi che presero nuova figura.” Ovidio, Metamorfosi. 

                L’oggi non ha tempo, si rivitalizza riempiendosi di passato e di futuro. L’immaginario per l’uomo rappresenta la possibilità di costruire un sottile equilibrio tra passato e presente tra irreale e reale, il punto di una possibile metamorfosi,  di una trasformazione dei rapporti abituali con i nostri simili e con la realtà circostante, in  un’astrazione ipotetica sia sul piano dell’intelletto che del sentimento .
                Due Maestri contemporanei, quali Claudio Nicoli e Giuliano Censini   ci offrono una nuova lettura del passato e della memoria,  si svestono dell’attualità per animare una dimensione senza tempo.  Cavalli e cavalieri , Figure femminili, Paesaggi e  Guerrieri, sono i temi del repertorio mitico-figurale di Claudio Nicoli; attraverso di loro rivive il drammatico sentimento con cui lo scultore guarda all’alterato rapporto odierno tra uomo e natura.  Un recupero quindi dell’energia trasmessa dai miti.   Invece per Censini l’immaginario è un percorso emozionale. E’ l'avventura dell'anima. Un’introspezione  sensibile che lo guida verso una trasmutazione degli stati d’animo in opere d'arte.  In un'epoca la quale sembra avere forti  remore  nell'ammettere in pubblico il sentimento, scrivere ed incidere sulla tela, è per lui un modo per comunicare agli altri il suo mondo interiore .
La mostra ci propone  un percorso di  ricerca verso un nuovo contemporaneo,  racconti nel quale l’uomo non è un oggetto della creazione, ma il soggetto di continui processi creativi del tempo e proprio attraverso  l’immaginazione possiamo oggi riscoprire le nostre più profonde motivazioni del presente.

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