Raffaele De Rosa

Raffaele De Rosa

Raffaele De Rosa nasce nel 1940 a Podenzana, in provincia di Massa Carrara in Lunigiana. La sua prima infanzia l’ha vissuta a Pomarino; finita la guerra si trasferisce a Napoli dai nonni paterni . Un’ infanzia difficile la sua. Di costituzione gracile, passava tanto tempo in casa e nel suo isolamento forzato iniziò a disegnare viaggi fantastici, piccoli mondi dove lui trovava rifugio . Il successivo trasferimento a Livorno segna per lui la fondamentale tappa di avvio alla carriera artistica . Giovanissimo stringe amicizia con gli artisti allora affermati della “cerchia” livornese ed inizia a dipingere dal vero. L’emozione di affrontare il colore ogni giorno era un’esperienza nuova per lui ed una fonte di grande gioia . Nei primi anni ’60 iniziano i contratti con le più importanti Gallerie italiane e contestualmente De Rosa sente di intraprendere una nuova strada; le sue opere si arricchiscono di nuovi tratti che lo riavvicinano all’infanzia: le sensazioni, le cose non dette, le paure subite vengono ora scritte col disegno e l’impianto emozionale viene impresso col colore. Così inizia il suo cammino nel mondo del fantastico. Raffaele De Rosa è un artista colto, nella sua pittura emana tutta la passione per il mondo cavalleresco, le gesta dei centauri, una cultura epica, latina e rinascimentale al contempo; i suoi quadri sono vere e proprie scenografie di grande suggestione: architetture verticali inquietanti in surreali atmosfere barocche. Attraverso le sue tele egli esprime la volontà di risurrezione di un mondo eroico dove riecheggiano virili scontri ed il coraggio e la fratellanza d’armi fanno la differenza; uno sfondo di cruente e immaginifiche battaglie nella più pura costruzione simbolica. L’ossessione di un particolare – un volto, un elmo, uno scudo – esprime la volontà di fermare l’attimo prima che diventi Leggenda: le grandi tele, i Campi Elisi degli eroi cari agli dei, Achille e i suoi Mirmidoni all’assalto di Troia, i pirati etruschi contro gli odiati Fenici, Leonida e i trecento alle Termopoli, ma anche le lotte degli Elfi contro gli Orchi sono parte della titanica nostalgia romantica di Raffaele De Rosa, e nella speranza della vittoria del Bene contro il Male consiste il senso della sua narrazione pittorica.

 

 

  • olio 25 x30
  • olio 30 x 30
  • olio 40 x 30
  • olio 40 x 50
  • olio 40 x 50
  • olio 40 x 50
  • olio 100 x 90